La Teglia rotonda per pizza in ferro blu è in confezione da 5, disponibile in diverse misure e pensata per essere impiegata in forno, sia in contesti domestici che professionali, non solo per pizze.
I VANTAGGI DELLA TEGLIA IN FERRO PADERNO
A differenza delle teglie forno antiaderenti in teflon, che a temperature troppo elevate iniziano a sfogliarsi, queste resistono oltre i 200° C, e sono quindi idonee ad essere usate anche nei forni a legna in cui la temperatura raggiunge i 300° C.
Rispetto alle teglie in alluminio, poi, la pizza non risulterà mai bianca e molliccia, ma sempre colorita e fragrante, anche grazie ad una migliore trasmissione alla teglia del calore del forno.
A differenza delle teglie forno realizzate con altri materiali, infine, una volta sottoposta all'iniziale trattamento di 'bruciatura', la Teglia forno in ferro blu targata Paderno diventerà perfettamente antiaderente, potendo informare la pizza, il pane o altri alimenti a base di impasto senza ungere la teglia grazie all'ottima capacità di conduzione del calore, riscaldandosi prima e in modo uniforme su tutta la superficie.
MANUTENZIONE
La Teglia rotonda pizza in ferro blu ha la peculiarità che, sottoposta a temperature intorno ai 300° C, tende a 'imbarcarsi' (deformarsi), condizione che non la rende inutilizzabile, ma poco 'gradevole' a vedersi. Si tratta di una possibilità riguardante soprattutto contesti professionali, a cui si può ovviare disponendola in forno a 400° C con un peso in superficie dai suoi lati più corti, rendendo il metallo molto più stabile.
Trattandosi di un metodo empirico, non vi è garanzia che funzioni sempre: per questo si sconsiglia l'acquisto a chi non è disposto ad accettare l'eventuale deformazione della teglia (possibile anche a temperature inferiori ai 300° C).
LA BRUCIATURA IN VISTA DEL PRIMO UTILIZZO
Se la teglia forno per pizza in ferro blu non verrà 'bruciata' secondo le indicazioni di seguito riportate, rimarrà porosa e la pizza si attaccherà alla teglia.
Non lavare la teglia con acqua prima di fare questo trattamento, anche quando la teglia possa presentare la superficie oleosa, dato che quest'ultima è dovuta all'olio di protezione impiegato in fase di produzione. In questo caso, prima del trattamento sotto descritto, infornare la teglia vuota ad una temperatura di 150 gradi per 30 minuti, estrarla dal forno, farla raffreddare e pulirla internamente ed esternamente con carta da cucina asciutta; in questo modo, l'olio di protezione viene eliminato e la teglia si presenta liscia e non unta.
Per la bruciatura della teglia pizza in ferro, tenendo presente che è sempre bene areare il locale in cui si esegue il trattamento a causa della formazione di fumo, procedere come segue:
- La teglia nuova e non lavata va unta sia internamente che esternamente, spennellando con un pennello un sottilissimo strato di olio di oliva (o semi), senza far formare chiazze o accumuli; infornarla quindi nel forno elettrico o a gas per venti minuti circa, dieci circa nel caso di quello a legna. Qualora si utilizzi un forno domestico, appoggiarla sulla griglia e non sulla placca. Qualsiasi tipo di forno si usi, basta osservare il raggiungimento del punto fumo olio.
- Tirare fuori la teglia dal forno e farla raffreddare per un paio d'ore.
- Ungere nuovamente la teglia d'olio e infornarla per la seconda volta alla stessa temperatura, sempre per venti minuti circa. E' possibile ripetere l'operazione una terza volta.
- Tirare fuori, far raffreddare e pulire la teglia forno pizza Paderno con carta da cucina.
Al termine del trattamento descritto, si otterrà una teglia coperta da una patina scura, che da fredda diventerà dura e antiaderente.
Se in fase di cottura la pasta della pizza dovesse attaccarsi alla teglia, è sufficiente togliere i residui di pasta e ripetere l'operazione di bruciatura. Da tenere presente poi come, se infornate vuote e ad alte temperature, tutte le teglie in ferro blu tendono a flettersi e imbarcarsi leggermente; si tratta comunque di una situazione momentanea e pertanto è sconsigliato mettervi pesi durante la bruciatura.
DIFFERENZE RISPETTO AD ALTRI MATERIALI
A differenza delle teglie da forno antiaderenti in teflon, le teglie da forno in ferro blu resistono a temperature superiori a 300 gradi, anche per molto tempo, e sono pertanto idonee ad essere utilizzate anche nei forni a legna. Le teglie antiaderenti in teflon, se sottoposte per lungo tempo a temperature superiori ai 200 gradi, iniziano infatti a sfogliarsi, con la possibilità di contaminare gli alimenti con il teflon stesso.
A differenza delle teglie in alluminio, con questa teglia da pizza in ferro blu non si corre poi il rischio, cuocendo la pizza in forno, che la pizza sotto rimanga bianca e molliccia; diventa invece colorita e fragrante, grazie ad una migliore trasmissione alla teglia del calore del forno.
A differenza delle teglie da forno realizzate con altri materiali, questo tipo di teglia, una volta sottoposta al trattamento iniziale di ‘bruciatura’, diventa perfettamente antiaderente, in modo che la pizza possa essere infornata senza la necessità di ungere la teglia, ma mettendo direttamente l’impasto sulla stessa.
Le teglie in ferro blu sono particolarmente indicate per la preparazione di pane, pizza e altri alimenti a base di impasto grazie alla loro capacità di conduzione del calore, riscaldandosi prima e in modo uniforme su tutta la superficie.
MANUTENZIONE PERIODICA
La teglia rotonda per pizza in ferro blu Paderno non va mai lavata con acqua (nel caso va asciugata immediatamente e messa nel forno caldo) ma, dopo l'impiego, con carta da cucina e come detto nel caso raschiando la superficie con una spatola (meglio se in polimero ad alta resistenza) per rimuovere i residui di pasta.Qualora non venga utilizzata per un po' di tempo, prima di metterla da parte, ungerla con olio di oliva (o semi) e avvolgerla in pellicola trasparente per cucina, evitando così la possibile comparsa di ruggine.
NB: evitare il contatto con agenti acidi e detersivi, da non usare in celle di lievitazione e surgelazione.
NOTA BENE
Le teglie da forno in ferro blu, se sottoposte a temperature intorno ai 300°C, hanno la tendenza a deformarsi (imbarcarsi), condizione che non le rende inutilizzabili, ma poco ‘gradevoli’ da vedersi. Questa condizione, più che nei forni casalinghi, rischia di realizzarsi in quelli professionali.
Un modo per stabilizzare la teglia, e arginare quindi il problema, è disporla in forno a 400°C con un peso, come ad esempio mattoni in tufo o un altro materiale resistente all’alta temperatura, ai lati più corti. In questo modo il metallo subisce un processo di temperaggio, diventando molto più stabile.
N.B. Si tratta di un metodo empirico, senza la garanzia che funzioni sempre, motivo per cui sconsigliamo l’acquisto a coloro che non sono disposti ad accettare l’eventuale deformazione della teglia, cosa che può verificarsi anche a temperature inferiori ai 300°C.
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