Vorrei iniziare con ringraziarti per la tua curiosità verso questo nostro lavoro (o meglio ancora un mondo di sognatori, artisti, a volte un po’ ribelli) .Io amo cucinare, sperimentare ma soprattutto rispondendo alla tua domanda , posso dire tranquillamente che è vero che la tradizione della buona tavola si apprende in famiglia e che ci sono dei sapori e degli odori storici che fanno parte del mio bagaglio di esperienze. La mia cucina è: in rielaborazione, modernizzazione e ristrutturazione ma a tutto questo va aggiunto la curiosità di voler approfondire, osare e modificare la materia prima; ma non per questo rovinarla o alterarne il sapore originale, quindi acquisendo una tecnica e questo è dettato solo dall’esperienza.
Oggi la tua attività si svolge al mare, nel vostro ristorante Damiani e Rossi Trattoria al Mare (Porto San Giorgio) che conduci con l’aiuto di tua moglie Ornella. Come concepisci le due cucine di terra e di mare del territorio? Sono due approcci distinti o le basi da cui parti sono sempre le stesse per i piatti di terra e quelli di mare?
La tecnica adottata in cucina, a prescindere dal tipo di piatto, cioè non importa che il piatto sia di pesce, di carne o vegetariano perché comunque le cotture vanno suddivise sempre a seconda della materia prima che lavoro. Perché ogni materia prima ha la sua personalità , quindi non si può banalizzare la sua cottura es. non tutto viene bene con la cottura sottovuoto a bassa temperatura, oppure con cotture violente e rapide ma a seconda della materia prima che ho dinanzi scelgo la cottura ideale.
Un’altra delle tue caratteristiche è che il menu è dettato dagli approvvigionamenti giornalieri che operi personalmente: le ricette mutano, appaiono, spariscono, si modificano.
Abbiamo un menù alla carta, un menù degustazione e un menù del giorno che cambiano a seconda di quello che trovo al mercato. Ogni mattina mi alzo alle 7,00 ed inizio il mio giro di spesa che parte dalla pescheria e prosegue verso il contadino di fiducia e ,ovviamente, prima di comprare vedo quello che offre il mercato ed inizio dal pesce, poi le verdure ed in base a ciò che trovo realizzo il piatto .
Credo che questa libertà che ti sei concesso, sia il frutto di una attenta razionalizzazione dell’utilizzo degli ingredienti e penso che richieda molta più capacità organizzativa di quanto non sembri. Come riesci a contenere gli sprechi e a salvaguardare il tuo food cost, dal momento che il prezzo di un pasto consumato nel tuo locale ha un eccellente rapporto qualità/prezzo: cioè si mangia divinamente con spesa contenuta?
Gentilissima, mi chiedi come faccio ad ottimizzare i costi? Questo in realtà un metodo acquisito nel corso degli anni, certo non è il più importante, ma sono un ottimo equilibrista,(essendo al mare) seppur soffro di venti forti o mareggiate, sono ancora qui a gustarmi lo stupore dei miei graditi ospiti intenti alla degustazione dei piatti. Questo è il più grande compenso che io posso desiderare.
Questo blog è molto frequentato da professionisti, o aspirati tali, barman e chef. La tua grandissima esperienza può essere di grande aiuto a molti giovani che aspirano a questa professione e sicuramente lo è per tutti coloro che hanno la fortuna di poter imparare e crescere nelle tue cucine, ma per tutti gli altri, ti senti di dare un suggerimento, un consiglio, qualcosa che chi vuole affrontare questa bella professione deve assolutamente imparare o comprendere?
Io non consiglierei ad un giovane di intraprendere questo mestiere per il semplice fatto che occorre un grandissimo impegno ed inoltre gli orari sono terribili. E poi c’è questa crisi. Già è difficile per gente che lavora da decenni nel settore e ora come ora partire da zero sarebbe parecchio difficile…comunque , però, niente è impossibile, la determinazione col tempo ripaga sempre.
Per chi volesse approfondire la conoscenza, sei ondine con siti, blog, o social network?
Per chi volesse approfondire la conoscenza io sono su facebook col mio nome Damiani Aurelio.
Intervista a cura di Monica Palla