Bisogna riconoscere che ormai ci sono diversi appuntamenti e altrettante gare legate alle barlady e destano sempre un gran clamore per l’incredibile tecnica, professionalità e fantasia con cui realizzano i loro drink. Rimane solo da chiedersi perché gli ometti non sempre si scontrino direttamente col gentil sesso e su questo punto potremmo avanzare diverse ipotesi: paura di fallire nel confronto? Timore della distrazione che provocherebbe gareggiare al loro fianco? O forse perché come veri cavalieri preferiscono dedicargli maggiore attenzione creando appositi concorsi per valorizzarle? Probabilmente quest’ipotesi è la più credibile, visto sempre più spesso sono riconosciute le doti di queste professioniste che ottengono il rispetto dei colleghi grazie al duro lavoro che svolgono e al fatto che sappiano farsi valere dimostrandolo sul campo.
Sintomo di questa costante crescita è stata la creazione sempre più ingente di utensili del settore legati alla figura femminile: i bicchieri prendono la forma delle decollete oppure vengono colorati di rosso scuro come un seducente rossetto, i piatti vengono modellati come onde, che non richiamano solo il mare, ma anche e soprattutto le forme che solo una donna può avere… Non tutti gli oggetti si sono trasformati ma molti stanno scoprendo il fascino di quanto possano essere diversi se presi in mano da una donna invece che da uomo. Cari cavalieri, solo per farvi capire cosa intendiamo, diteci se potreste mai resistere al fascino di una barlady che shakera col più classico dei boston argentati un drink come il Vodka Martini: forse alcuni di voi potrebbero, ma di certo non James Bond.