Bartending, un mondo storicamente maschile
E’ di pochi giorni fa la polemica sulle affermazioni di Beatrice Venezi al Festival di Sanremo in merito alla differenza tra le definizioni ‘direttore d’orchestra donna’ e ‘direttrice d’orchestra’. In questa Festa della donna 2021 particolare a causa delle limitazioni dovute all’emergenza sanitaria, che vengano definite bariste donne, bartender donne o mixologist donne, il mondo del bartending e della miscelazione è storicamente maschile, sia a livello iconografico che come stile di vita. Spesso le donne che vogliono fare carriera in questo ambito sono destinate a reinventarsi ma, anche se la tendenza si sta fortunatamente invertendo, oggi RGLife vi accompagna in un (breve) viaggio tra le donne che hanno fatto (e stanno facendo) la storia del bartending e della miscelazione.
Anistatia Miller e Jennifer Le Nechet
Non possiamo che partire da Anistatia Miller, autrice insieme a Jared Brown di due indispensabili volumi sulla storia del bere e vincitrice di diversi premi letterari di settore, come l’ ‘International Wine & Spirits Competition's Communicator of the Year’ del 2011. Da citare anche la guida ai vermut e la storia del rum di Cuba di quella che è una vera e propria autorità in materia.
La prima donna ad aggiudicarsi la prestigiosa competizione ‘Diageo Reserve World Class’, e quindi il titolo di migliore bartender del mondo, è stata nel 2016 la francese Jennifer Le Nechet, definita online “barlady” del Café Modern di Parigi. Jennifer sbaragliò 55 avversari grazie all’uso di alcuni tra i migliori distillati della gamma Reserve, con cui creò al bancone cocktail originali a tema steampunk del suo bar pop-up. Quella del 2016 fu l’edizione fino a quel momento più ampia come numero di partecipanti, che sfiorò quota 10mila a livello mondiale, di cui solo 56 si aggiudicarono il viaggio a Miami, che terminò appunto con la prima, storica, vittoria ‘rosa’ di Jennifer Le Nechet.
Kaitlyn Stewart
Il mondo del bartending si è confermato sempre più femminile nel 2017, con la vittoria di Kaitlyn Stewart del Royal Dinette di Vancouver; la canadese sconfisse 54 concorrenti, tra i quali solo altre tre donne, a Città del Messico: “Partecipare alla finale era già incredibile, ma finire la settimana come vincitrice… sono così felice! I cocktail sono al livello più alto di sempre e in piena avanguardia, e sono da sempre convinta che bisogna portare avanti l’idea di utilizzare gli ingredienti migliori e le migliori ricette per creare cocktail ancora più buoni”.
Bannie Kang
L’ultima bartender ad avere messo un mattoncino sulla costruzione di un universo di miscelazione al femminile è Bannie Kang, coreana del sud in forza all’Anti:dote, cocktail bar del Fairmont Hotel di Singapore, trionfatrice della ‘Diageo World Class Bartender of the Year’ 2019 nei confronti di 52 professionisti provenienti in Scozia da tutto il mondo. Grazie ai cocktail ideati per avere effetti benefici sulla persona e sull’ambiente circostante, la Kang ha vissuto un anno da Global Ambassador dei brand Reserve Diageo.
Drink innovativi per un concetto, una donna come migliore bartender al mondo, che ormai non dovrebbe più stupire. Bannie è stata l’ultima a portarlo alla ribalta internazionale, ma sempre più professioniste si impegnano - ogni giorno e tutti i giorni - per essere definite tali. E allora buona Festa delle donne a loro, comunque vogliamo definirle, e a tutte le donne da RGLife e RGmania!