La polpa di cellulosa: componenti e lavorazione
Quando si parla di prodotti ecologici, la polpa di cellulosa è presa come metro di paragone per misurare fattori di compostaggio e biodegradabilità . Si tratta di un prodotto totalmente naturale, che ha la sua componente principale nel legno, formato al 45% da cellulosa, al 30% da emicellulosa, al 23% da lignina e al 5% da estraibili vari, tra cui resine, terpeni e acidi grassi.
La polpa si ottiene, mediante vari processi, dal tronco di legno o dai chip, pezzetti di legno ricavati dai sottoprodotti nella lavorazione del legname; se si lavorano tronchi interi, questi, dopo essere stati scortecciati, vengono spaccati o macinati. Si lavora in continuazione per migliorare i processi di estrazione della cellulosa, con l’obiettivo di renderli più eco-compatibili ed eco-consapevoli. Le ultime scoperte puntano alla sostituzione dei prodotti chimici con batteri e al trattamento detto di sbiancamento con ossigeno in presenza di catalizzatori.
Polpa di cellulosa vs plastica monouso
La polpa di cellulosa è, come detto, un materiale completamente naturale, compostabile e con innumerevoli pregi, tra cui la resistenza ad alte temperature (oltre i 200° C), caratteristica che dà la possibilità di impiegarla per bevande o piatti caldi. Questa peculiarità non incide sul compostaggio, processo su cui agiscono anche umidità e presenza di enzimi e batteri. Per la decomposizione dei materiali, la norma EN 13432 prende come riferimento proprio la cellulosa: dalle molteplici esperienze analizzate, i piatti in polpa si degradano in tempi anche più brevi rispetto a quelli previsti dalla norma.
I prodotti in polpa di cellulosa rispettano quindi parametri tecnici e ambientali volti ad un’attenzione particolare alla derivazione, trasformazione e smaltimento dei materiali. Il Parlamento europeo ha d’altronde approvato entro il 2021 il divieto al consumo di quegli oggetti in plastica monouso - piatti, posate, cannucce, cotton fioc, miscelatori per bevande e bastoncini per palloncini - che costituiscono il 70% dei rifiuti marini. A causa di questa decisione attesa e storica, irreversibile e non più rinviabile, locali e attività si stanno attrezzando per non farsi trovare impreparati.
La sostenibilità della polpa di cellulosa
La sostenibilità dell’usa e getta è spesso trascurata, tanto che non si considerano le conseguenze che alcuni materiali possono avere non solo a livello ambientale, ma anche sulla salute; i prodotti in polpa risolvono questi problemi e ci consentono di usarli senza timori, grazie al fatto di essere idonei al contatto con gli alimenti secondo le normative europee. Il monouso è utile in contesti di continuo ricambio di stoviglie e garantisce sicurezza in luoghi particolarmente affollati, senza perdere qualità nel design e nei materiali.
Due delle piante da cui si ricava la polpa di cellulosa - quelle che permettono di classificarla come completamente naturale, di origine vegetale e senza aggiunta alcuna di componenti chimici - sono la canna da zucchero e il bamboo. Negli ultimi anni, quest’ultimo dall’arredo e l’edilizia si sta facendo conoscere e apprezzare anche nel mondo della ristorazione. I prodotti in bamboo sono infatti leggeri, ecologici e piacevoli al tatto e la loro fibra è ‘viva’ e atossica, biodegradabile ed ecocompatibile. Dal punto di vista ambientale, poi, il ciclo di vita del bamboo non è soggetto a sfruttamento intensivo, rendendolo disponibile e benefico per l’ecosistema forestale.
Per cosa è usata la polpa di cellulosa
Tornando alla cellulosa, essa è impiegata principalmente per la produzione di piatti, contenitori e alcuni tipi di bicchieri, indicata per il forno a microonde e talvolta per il forno tradizionale. I packaging per alimenti in polpa sono comodi e ‘stilosi’, pratici e resistenti, oltre che studiati appositamente per settori quali gastronomie e rosticcerie, tavole calde e pizzerie al taglio.
Duni: un nome, una garanzia
Una delle aziende dominanti in tale contesto è Duni, un tempo nota solo in Svezia come produttrice di tazze e tovaglioli in carta, oggi di rilievo internazionale, innovativa ed eco-consapevole, a livello di soluzioni per la tavola e l’asporto. Dunicel®, già nel 1965, Dunilin®, Dunisilk® ed Evolin® sono marchi brevettati e riconosciuti in tutto il mondo da chi punta da sempre sul riciclabile e il rinnovabile, quindi sulla polpa di cellulosa ma non solo. Un altro materiale eco-sostenibili è ad esempio la bagassa, composta principalmente dalla cellulosa della pianta, residuo fibroso della canna da zucchero spremuta nel mulino per estrarne il succo.
Good for Mood e Blue Mission
L’obiettivo di Duni è creare la giusta ‘Good For Mood’, ovvero rendere gli ambienti conviviali stimolanti, potenziando qualsiasi occasione per degustare cibi e bevande e trasformandole in esperienze memorabili; l’azienda svedese va così oltre il concetto di semplice fornitrice di piatti e posate, tovaglie e tovaglioli, stimolando i cinque sensi nell’ambito di cornici invitanti e innovative.
In Duni, l’impegno è operare nel modo più efficiente e responsabile possibile sul piano delle risorse, considerando di pari passo qualità e sicurezza, innovazione e standard ambientali, sempre tenendo presente la sostenibilità etica e ambientale: in due parole, la 'Blue Mission'.
I marchi Duni
I marchi che definiscono il programma eco-friendly Duni, lanciato nel 2010 e che passano attraverso siti di produzione certificati ISO 14001, sono:
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FSC® (Forest Stewardship Council): questo programma attesta che la maggior parte dei prodotti, fabbricati a partire da ovatta, sono realizzati con fibre di legno provenienti da foreste gestite in modo responsabile.
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OK COMPOST: con particolare riferimento ai tovaglioli a tinta unita, ma sempre più ai decorati, certifica che i modelli segnalati sono conformi alla norma europea EN 13432 e perciò compostabili in ambito industriale.
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SWAN: ecolabel nordico che garantisce la conformità dei prodotti interessati a criteri molto severi in materia di tutela di clima e ambiente.
C’è poi un’intera gamma di tovagliato, la ecoecho®, che ha lo scopo di soddisfare le esigenze dei professionisti del settore HoReCa combinando stile, qualità e durabilità .
La polpa di cellulosa Duni su RG Mania
Su RG Mania è presente un vasto assortimento targato Duni, in particolare in polpa di cellulosa:
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ciotole: per buffet, catering o perché no uso domestico e quindi insalate o contorni, ma anche zuppe e primi piatti caldi;
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coppette per zuppa: trendy e intelligenti, dotate di coperchio per richiuderle comodamente, per un asporto ancora più comodo e pratico: consentono infatti di consumare pasti veloci al parco o per strada, nonché alla scrivania dell’ufficio;
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insalatiere: per insalate o zuppe, quindi a mo’ di piatto fondo, oppure come piatto da portata per stuzzichini come olive, crocchette e cubetti di formaggio;
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piatti: eleganza e sobrietà , comodità e resistenza per tutti i contesti che desiderate;
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contenitori: oggetti che si trovano sempre più nei food truck o temporary market di stampo americano, servizi che permettono di consumare take away conservando le caratteristiche organolettiche e non alterando il gusto delle pietanze in essi contenute.
Ad ogni prodotto può essere abbinato l’apposito coperchio, ove non già incluso; ulteriore dimostrazione dell’attenzione di Duni ai particolari, non solo per quanto riguarda la polpa di cellulosa, ma anche tutto il mondo del monouso.