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El Pimpi

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Mi sveglio stamattina e la prima cosa che penso è 'Che caldo!'. Ho sempre odiato le alte temperature se non sono abbastanza vicina al mare per potermele godere da sotto un ombrellone con tanto di vista su spiaggia bianca e palme ondeggianti. Ah, il mare... così, basta un pensiero a riportare alla mente il mio ultimo soggiorno in una località balneare: Malaga. Incantevole località della Spagna andalusa che, oltre ad essere città natale di Pablo Picasso, è sede di una vivace e fresca vita notturna. Ci son bastati pochi giorni per apprezzarla. La sera infatti (o meglio la notte, dato che nessuno esce per cenare prima delle 10!), dopo una più che soddisfacente PAELLA non resta che godersi la brezza marina che ti conduce dalle vie del centro fino a... El Pimpi! Basta solo scegliere l'entrata dalla quale si vuole accedere al locale per gustarsi l'atmosfera magica che si vive all'interno. El Pimpi è forse il più famoso ritrovo della vita notturna della Malagueta, con le classiche foto di rito appese alle pareti per ricordare che i VIP passano anche per la loro porta, tutta decorata con piastrelle di ceramica dipinte a mano che ti annunciano il nome del locale come fosse un santuario. Un'occhiata superficiale basta a far capire che il 'Moscatel' va per la maggiore: un delizioso liquore, denso e profumato. E' un piacere gustarlo, se non fosse che di fronte hai 4 amici che lo trangugiano come fosse vodka! Ma tutto è concesso, siamo a Malaga, dove bar e discoteche vedono l'alba. El Pimpi, per primo, ti invita ad entrare come fosse parte integrante di questa città, conducendoti in un ambiente accogliente, con un gusto un po' retrò grazie agli interni ricchi di piante e arredati come fossero spazi esterni: tavolini in ferro e lunghi corridoi che sembrano viuzze in un paese delle meraviglie al di fuori del tempo. I tavoli sono perennemente occupati, ma per fortuna lo spazio non manca fra piano terra e sopraelevato, oltre agli esterni che si affacciano sulle rovine romane che appartengono a un'epoca dimenticata ma così in sintonia col resto del centro storico. Molti gruppi di giovani come noi si fermano fuor dal locale per la classica foto di rito, aiutati dal suggestivo tappeto rosso pochi metri più in là, ben piazzato in occasione del Film Festival, e delle botti che portano inciso il nome di questa oasi di euforia iberica: El Pimpi.