| In the kitchen

Interview with Alessandro Ballarini: The future in tradition

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La Ballarini esiste dal 1889 e nasce curiosamente, se non sbaglio, per la realizzazione di gabbie per uccelli…quali sono state a suo avviso, in sintesi, le tappe davvero importanti dell’azienda, le intuizioni felici, le trasformazioni importanti?

L’azienda nasce nel 1889 come piccolo laboratorio artigiano di utensili in metallo ad  opera di Paolo Ballarini. Nel 1931 il catalogo Ballarini offre 2000 referenze tra stoviglie, utensili e pentolame. La prima e fondamentale scelta strategica che segnerà in modo indelebile il destino e il successo attuale dell’azienda viene affrontata negli anni 60, anni in cui l’azienda decide di convergere tutta la produzione in sole palelle e altri utensili antiaderenti. Nel 1980 viene siglato l’accordo di licenza con la Du Pont per la fornitura dei rivestimenti antiaderenti. Si può affermare con certezza che la tecnologia e l’innovazione che Ballarini ha apportato al settore deriva da tale scelta strategica: il mondo dell’antiaderente ha permesso lo sviluppo di impianti robotizzati e all’avanguardia che altrimenti mai sarebbero ‘’entrati’’ in una fabbrica di lavorazione dell’alluminio. In altre parole,la Ballarini, sulla base di questa conversione della produzione, negli anni 60, a sole padelle e stoviglie antiaderenti ha raggiunto l’attuale dimensione e l’attuale risultato tecnologico e innovativo. Sicuramente un’ importantissima scelta strategica è stata la messa a punto di laboratori di ricerca interni, che hanno permesso all’azienda di sviluppare tutta una serie di bravetti. Si cita in merito il termopoint che permette un sensibile risparmio energetico e l’allungamento della vita dell’utensile antiaderente. L’azienda ha sempre creduto e investito nelle risorse umane, La proprietà è famigliare, l’organizzazione è manageriale, strutturata in aree di business e di profitto. Questo ha permesso alla Ballarini di conquistare tutti i paesi del mondo. E’ presente con i suoi prodotti in tutti i cinque continenti.
Italia: 26%
Germania: 30%
Altri U.E.: 25%
Usa: 5%
Medio Oriente: 2%
Resto del mondo: 12%.


 Fondamentale è stato il forte credo dell’azienda riguardo al progetto di brand communication, il cui scopo è rafforzarne il posizionamento quale moderno interprete della cucina di qualità. Da questo progetto nasce, ad esempio, il Circolo della Qualità, un club formato da gastronomi, cuochi, degustatori, ma anche artisti, scrittori, scienziati che organizza mostre, eventi, incontri per la promozione della cultura culinaria ad ampio raggio. Prodotti e pensieri sempre migliori per quanti amano la buona cucina e la bella tavola. Una delle ultime tappe a completamento della nostra filiera produttiva è stato l’ingresso di Ballarini nel settore professionale. Abbiamo capito che in questo settore mancava quasi  completamente una innovazione ed una qualità affidabile e duratura agli strumenti di cottura antiaderenti professionali. L’articolo professionale antiaderente è sempre stato un commercializzato; la Ballarini, leader nell’applicazione di rivestimenti antiaderenti, ha messo a punto un programma di 5 rivestimenti realmente professionali per il mondo horeca. Sembra un paradosso ma gli utensili antiaderenti professionali esistenti sul mercato sino a prima dell’ingresso di ballarini avevano performance nettamente inferiori agli utensili antiaderenti di alta gamma presenti sul mercato casalingo. La tecnologia nell’applicazione dell’antiaderente è avvenuta nel casa e non nel settore professionale; in molti altri settori invece è avvenuto il contrario, ovvero il segmento professionale ha sempre fatto da traino per quello standard (es: settore automobile).

 Come nasce l’idea di entrare nel settore professionale ? Da quando avete iniziato la linea Professionale cosa è cambiato nella vostra concezione del lavoro, nelle linee produttive e come ha risposto il mercato? Mi può dire oggi la Ballarini Professionale, a poco più di  tre effettivi anni di presenza, come si colloca sul mercato italiano e su quello internazionale? Quali sono i Paesi che lei intravede come quelli del futuro?

La scelta di entrare nel settore del professionale è stata dettata da esigenze di completamento e di sviluppo della nostra realtà produttiva. Come anticipato nella parte finale della prima risposta,  abbiamo colmato un buco presente sul mercato: per la prima volta nel settore del professionale vengono messi a disposizione del mercato veri e reali rivestimenti professionali, non commercializzati ma applicati da un produttore che ne certifica la qualità e ne controlla l’applicazione in tutte le sue fasi. Si è trattato di un investimento importante, della creazione di un vero e proprio ramo d’azienda con settore produttivo e persone specificamente dedicate. La risposta del mercato è stata molto positiva e in breve tempo molti degli interlocutori più importanti del mercato nazionale ed internazionale  ci hanno dato fiducia. I paesi in cui operiamo attualmente con soddisfazione sono sicuramente l’Italia, ma esportiamo molto all’estero ed i paesi di maggior riferimento sono la Germania, dope operiamo con una filiale dedicata, Spagna, Francia, olanda, tutti i paesi dell’est, Turchia ed a breve sarà attiva una importante partnership in America.

Avete richiesto la consulenza di Eugenio Medagliani per affinare il vostro posizionamento produttivo e di mercato e questo attesta la professionalità con cui avete deciso di affrontare questo segmento di mercato. Come è stato il rapporto con il “guru” della materia ? Cosa le è piaciuto di più della persona e del rapporto ?

E’ molto tempo che la mia famiglia conosce il Sig. Eugenio e fin dall’inizio del progetto professionale abbiamo parlato e discusso con lui moltissimi dettagli e contenuti che oggi sono presenti nel nostro progetto. Possiamo affermare che grazie al  suo aiuto abbiamo affinato e perfezionato il nostro progetto. Eugenio Medagliani è una persona che ha un illimitato bagaglio culturale, che mette a disposizione di tutti senza avarizia alcuna, dote tipica delle persone di solida sostanza. L’ultima collaborazione, con i signori Medagliani, ha portato alla messa a punto di una linea con antiaderente chiaro ( Kerastone White), non ceramico (il ceramico non è adatto alla ristorazione), che è stato appena lanciato sul mercato. Grazie a tale antiaderente chiaro è possibile controllare meglio il grado di cottura e il colore di determinati ingredienti, quali salse, burro….. Era da molto tempo che il Sig. Eugenio insisteva sulla necessita d un tale rivestimento.

 Per raccontare tutto il catalogo di prodotti Ballarini Professionale, possiamo rimandare i navigatori alla consultazione del vostro sito, ma quali sono le linee professionali su cui puntate maggiormente ? Quali le novità e i progetti?

Tutte le linee professionali sono importanti, in quanto una cucina professionale necessita di più materiali e forme di strumenti. Il progetto ballarini professionale conta 15 linee, più di 800 articoli,150 forme, e 5 tipologie di rivestimenti antiaderenti realmente professionali.  Sicuramente la novità più rilevante che il nostro progetto apporta al mercato è la serie di linee antiaderenti, dove veramente mettiamo a disposizione dei professionisti un patrimonio di tecnologia ed innovazione senza precedenti.

I vostri distributori come la RG Commerciale devono proporre al mondo della ristorazione una azienda relativamente giovane, spiegarne le caratteristiche, le peculiarità, devono trasferire tutto il vostro sapere presso l’utente finale, ma sappiamo anche che molti ristoratori si affidano completamente dal rivenditore, si fidano di lui, dei suoi suggerimenti e della sua parola… Per aiutare i vostri distributori a ottimizzare la propria proposta, c’è qualcosa che vorrebbe raccontare ai tanti ristoratori che ci leggono ? Quando un chef, soprattutto un giovane chef, prende in mano una pentola, una padella, una casseruola o un tegamino, quale è la prima cosa che deve osservare per comprendere la qualità del prodotto che ha di fronte?

Sicuramente un ruolo fondamentale lo gioca la comunicazione che Ballarini mette a disposizione dei propri partner. Occorre collaborare con i propri clienti, organizzare eventi per fare conoscere e provare il prodotto. Il nostro è un settore dove la differenza e la qualità si toccano con mano, provando lo strumento. Un consiglio a chi compra? Acquistare strumenti di cottura che vengono realmente  prodotti da stabilimenti di produzione, che ne certificano il controllo di qualità in tutte le fasi della filiera produttiva. Sicuramente fare attenzione al paese di produzione del prodotto, il “made in Italy” è sicuramente una garanzia di maggiore affidabilità.

 Crede nel futuro del mestiere del barchef ? Di un locale nato come bar che cerca una trasformazione e una adeguamento per fidelizzare un pubblico del mezzogiorno che non voglia nutrirsi solo di panini? A tutti gli operatori bar che desiderino offrire qualcosa di più al proprio cliente, senza impegnarsi eccessivamente economicamente nella trasformazione del proprio locale e impossibilitati a creare un vero servizio di cucina, cosa consiglia?

Le abitudini delle famiglie si sono modificate. Ne conosciamo le motivazioni. I membri della famiglia passano la maggiore parte del tempo fuori casa per motivi  di lavoro, legati ad orari e distanze. Non per ultimo il cambiamento inerente  il nuovo  ruolo delle donne nella società attuale.   Da qui il crescere di importanza di questa nuova entità di servizio  che viene  giustamente denominata  “mestiere BarChef”.   Oggi il bar “classico” sta cambiando il suo ruolo e questo fenomeno è particolarmente evidente nei grossi centri urbani.  Le persone non si accontentano più del classico panino ma vogliono, anche se  in un limitato periodo di tempo, un servizio più soddisfacente e, direi, salutare.  E’ quindi per l’evolversi di questa   situazione,  la nostra particolare attenzione al “Barchef” nel quale intravediamo una nuova possibile figura di cliente  finale, molto importante, e che certamente  avrà uno sviluppo futuro maggiore e sempre  più organizzato. Crediamo molto in questa  evoluzione  e quindi, da qui,  il nostro operare di conseguenza teso a fornire alla nuova entità “BarChef” tutti quegli strumenti necessari a fornire un sempre più qualificato servizio al cittadino

Per maggiori informazioni:

www.ballarini.it

Intervista a cura di Monica Palla