Che importanza ha per te la condivisione e lo scambio di esperienza nella professione?
-Ritengo sia fondamentale. Fin dall’inizio di "the Cybartender", il mio sito internet, ho sempre detto che la crescita , sia essa professionale o di vita, passa attraverso lo scambio di informazioni e di esperienze. Per fare questo lavoro, almeno quando ho cominciato io, c’era la "famosa" gavetta, che serviva a crescere ed imparare un passo alla volta, seguendo e "rubando" il mestiere a barmen o baristi di esperienza. Purtroppo oggi manca questo lato pratico della crescita, di contro però è aumentata la possibilità di accrescere quello "teorico"
Sei stato uno dei comunicatori più lungimiranti e veloci nell’intuire tutte le potenzialità offerte dalla "rete", ed infatti il tuo primo sito risale addirittura al 1997, periodo in cui non si parlava quasi mai online di cocktail. Poi ti sei forse un po’ disamorato di questo mezzo, ma mi pare di comprendere che oggi lo hai ripreso a frequentare partendo da un altro punto di vista. Ci puoi raccontare un po’ meglio che tipo di comunicazione stai proponendo oggi?
-In realtà non ho mai perso interesse verso internet o il mio sito. Ho dovuto metterlo un po’ da parte per mancanza di tempo, vuoi per motivi famigliari, vuoi per motivi di lavoro. Nel frattempo ho però pubblicato un paio di libri, sto allestendo un blog e prima o poi rimetterò mano al sito. Devo dire che l’avvento dei social network come Facebook ha un po’ frenato lo sviluppo dei siti, che sono diventati più "istituzionali" e meno attivi rispetto a prima. Propongo nella mia zona e a Motecarlo anche corsi per barmen, insieme ad Alan Arrigo
Nella tua bio affermi che è dall’età di 14 che hai cominciato a comprendere questo settore per farne una professione, e che era già una tua passione. Ti sei formato e sei cresciuto professionalmente in Italia e all’estero e hai spaziato nelle situazioni più diverse tra loro, dai grandi alberghi ai golf club, la complessità di situazioni che hai dovuto affrontare ti permettono oggi di essere un richiestissimo consulente sia per l’apertura di nuovi locali, sia per la formazione del personale, sia per la creazione ed organizzazione di eventi e serate. Come operi, da solo e appoggiandoti alle strutture già esistenti, o hai un tuo team di collaboratori?
-Dipende dalle situazioni e dal tipo di richiesta. Mi è capitato anni fa di dover aprire un locale a Praga, e mi sono trasferito là per otto mesi. E’ stata una esperienza molto bella che mi ha fatto crescere professionalmente. In quel caso sono andato solo, perchè ho dovuto creare un team sul posto. Altre volte , in particolare se c’è da rilanciare un locale o fare training al personale può succedere che andiamo in "squadra" con colleghi e amici con cui collaboro oppure ho collaborato in passato
Oggi ricopri il prestigioso ruolo di capo barman all'Hotel Vista Palace di Montecarlo nel Principato di Monaco, lo consideri un punto d’arrivo, una tappa della tua carriera professionale o cosa altro? Che tipo di cocktail proponi e preferisci offrire in questo periodo? Cosa "tira" di più?
-Lavorare a Montecarlo sicuramente prestigioso, anche se poi non cambia molto dal tipo di lavoro in hotel di lusso di qualsiasi altra città . In passato ho già fatto esperienze nel principato (al ristorante "il novecento" ed al "bistroquet"). Al Vista Palace ho creato una nuova drink list un po’ più varia rispetto ai canoni di questo tipo di albergo ed in questa zona. Ho inserito ingredienti quali la marmellata, il peperoncino, lo zafferano ed altri. Ovviamente a molti può sembrare banale, in realtà in questa situazione è stata una piccola rivoluzione. Lo champagne, ovviamente, la fa da padrone
So che recentemente sei stato richiamato a gran voce dalla città di Sanremo, dove hai condotto per tanti anni il tuo famoso locale Pravda Cafè (il punto di riferimento assoluto del bere bene di Sanremo) per una serata dal titolo "One Night in Pravda". Come è andata? Che sensazioni hai provato? Un po’ di nostalgia, oppure sei uno di quelli che guarda sempre avanti e poco indietro?
-La serata "nostalgica" è nata un po’ per gioco. Ho incontrato alcuni miei "vecchi" clienti che mi hanno chiesto di fare una rimpatriata. Ci ha ospitati un locale in piazza Bresca a Sanremo (Aighesè Bresca).La serata è andata così bene che l’abbiamo ripetuta per tutti i venerdì e sabato del mese (io ero in ferie) Bello vedere che la gente ti segue indipendentemente dalla location, e assolutamente divertente lavorare tra amici
Cosa tiene viva la tua passione per questa professione dopo danti anni di operatività e tante soddisfazioni ottenute? In fondo ormai potresti anche sederti un po’ sugli allori, ma non mi sembra che questa sia la tua intenzione, sbaglio?
-Di questi tempi difficile stare fermi. Gli stimoli arrivano dalle novità . Non sono un amante della routine, quando non c’è più niente da imparare mi annoio, allora cerco cose nuove. Al momento ci sono alcuni progetti in cantiere. Uno di questi in collaborazione con una azienda attivissima nel campo della liquoristica. Sto parlano della PICA, con la quale probabilmente mi vedrete un po’ in giro per l’Italia (e non solo)
Per chi volesse prendere contatti:
www.cybartender.it
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barman1@cybartender.it
Intervista a cura di Monica Palla