Notte magica al profumo di caffé
Ale e Jole: il grande trionfo I maghi del bancone diventano le stelle della magnifica festa
Doveva essere una gran serata. Lo è stata. Non poteva essere altrimenti visti impegno e battage pubblicitario nelle ultime settimane profusi
dagli attori coinvolti nel concorso "Barista dell'anno 2011".
In uno dei locali più trendy della provincia, la scintillante "Avila", si è finalmente concluso il seguitissimo evento: primo il duo Alessandra Costa-Jole
Cobianchi, "Bar gelateria '900", Pianello Val Tidone; secondo Fabio Pescaroli, "Breakbar", via San Francesco 9, Piacenza; terza Eleonora Berselli, "Bar Davide", Cadeo.
Questo concorso ha avuto un fulgido passato, ha un presente luccicante, avrà un futuro altrettanto luminoso come tra le righe anticipato da Enrica Prati. Perché coinvolge molte persone, ha formula vincente, valorizza realtà locali, consolida amicizie, ineffabilmente collega media e commercio aprendo interessanti prospettive.
Non è poco.
Come puntualizzato dal Direttore di Libertà Gaetano Rizzuto: <<Il bar è un grande luogo sociale, punto di aggregazione per giovani e meno giovani. Lo sono in città, più ancora nei paesi. La battaglia è stata molto dura. E' un gioco che "Libertà" propone perché il nostro è sempre
più un giornale della gente, anche per sostenere il ruolo positivo dei bar nella società>>.
Nel momento clou si respirava un clima sportivo, goliardico, grazie anche alla verve del presentatore Daniele Losi che ha esordito sottolineando come <<questa sia la serata più letta grazie a Libertà, più vista grazie a Telelibertà, più frizzante grazie agli sponsor>>.
La breve attesa dei nomi dei vincitori è stata stemperata grazie al ricco buffet, a simpatiche sfide trai primi baristi per il "Miglior cocktail" (premiato Damiano Condina, Bar Silver, via Bersani 29, Lugagnano Val d'Arda, per il raffinato "Mohito analcolico") e il "Miglior caffè" (premiato Massimiliano Carapia, Caffè Nevada, via Caduti sul lavoro, Piacenza).
Dopo aver distribuito 10 ricchi premi sorteggiando fra tutti i votanti, Losi - abile nel creare suspense visti anche incertezza e continui sorpassi
fra i candidati - ha finalmente svelato i magnifici tre fra i primi 15. E alla fine sul palco c'erano vincitori, premiati, sponsor, autorità, organizzatori fra cui Enrica Prati e Donatella Ronconi accomunati da contagiosa allegria, in un trionfo di note con l'immancabile We are the champions dei Queen o la trascinante The final countdown dei non dimenticati Europe.
Nessuno è rimasto deluso, tutti erano contentissimi di aver partecipato a questa iniziativa stimolante, democraticissima, aperta a tutti perché ogni locale coagula sempre centinaia tra fan, sostenitori e simpatizzanti grazie anche al collante costituito da questo quotidiano. Il gioco del "Barista dell'anno" ha in breve coinvolto migliaia di persone grazie ai tagliandi e ha ottenuto straordinario successo. Rivaluta uri mestiere che fino a poco
tempo fa, soprattutto nei paesi, garantiva un riferimento duraturo alla comunità. Ritrovarsi al bar nei giorni feriali significava serenità, consapevolezza di aver compiuto il proprio lavoro, nei giorni festivi ricercare svago magari fra partite a carte.
Ora i bar hanno forse perso aura popolare e sapore di quotidianità ma hanno acquistato aspetto elegante, spesso sofisticato, adatto per dialogare e confidarsi fra e con amici.
Da "Libertà" del 28 luglio 2011